Mostra fotografica: IKI, l’arte della seduzione

Mostra Fotografica Pordenono IKI

A Pordenone all’Être Concept Store, fino al 12 aprile, la Mostra fotografica “IKI, l’arte della seduzione” a cura di Magda Di Siena.


L’IKI è il termine giapponese che racchiude l’idea della seduzione e della grazia femminili e che trova la sua rappresentazione nella figura della geisha: donna ideale, sogno, incarnazione della bellezza e della femminilità.

Il termine gei-sha nasce dall’unione di due kanji che significano “arte” e “persona” e riassumono il senso intimo della seduzione giapponese. La geisha è infatti un’artista che fa dell’intrattenimento e del suo essere donna un’opera che è fonte di piacere estetico e intellettuale.
IKI, l’arte della seduzione, è un progetto a cura dell’architetto Magda Di Siena, che mira a una riflessione sulla figura della donna e sull’estetica femminile. Attraverso un percorso visivo tra 50 raffinate e rare fotografie di giovani geisha, ci conduce in un mondo elegante e lontano. Scattate tra il 1912 e il 1930 nelle okya giapponesi con la tecnica ai sali d’argento, le foto provengono dal negozio di un vecchio antiquario di Tokyo e conservano ancora intatta la bellezza eterea e impalpabile dei ritratti.
L’IKI è estetica e norma di comportamento, è rinuncia al piacere fisico al fine della seduzione: genera forza spirituale che potenzia il momento seduttivo e restituisce alla seduzione la sua bellezza in sé, non come mezzo ma come fine. Se si consulta il vocabolario, IKI con un determinato ideogramma significa “respiro”, con ideogramma diverso “sciccheria”, “stile”: apparve tardi, all’inizio dell’ 800, a designare l’ eleganza delle cortigiane, sintesi di spontaneita’ e di artificio.
Être Concept Store sposa perfettamente l’idea di eleganza e di stile, di una donna che si diverte vestendosi e che spontaneamente seduce.
Prima di tutto se stessa.
Ed è proprio per questo che diventa la cornice perfetta per una mostra che unisce eleganza e femminilità, attraverso un viaggio che inizia nel passato e che può rivivere nel presente proponendo un modo di essere donna diverso da quello sfacciato del nostro tempo.
L’iki esige un’anima disponibile al mutamento e libera,
che abbia trasceso i vincoli dell’amore. Quella che dice:
“Preferisco il buio a una luna incerta” è l’anima obnubilata dalla passione. Quella che invece dichiara di “preferire la luna, seppure incerta”
è l’”anima iki”, che fa andare in collera l’innamorato.
Kuki Shuzo, La struttura dell’IKI

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