Il bello di Pitsart

Il concetto riportato nella cartolina di oggi si rifà a una descrizione della Kalokagathia, concetto greco che vedeva fondersi il “bello” e il “buono” (quest’ultimo anche inteso come “valoroso”).
Nella cultura greca veniva così indicato l’ideale di perfezione umana: l’unità nella stessa persona di bellezza e di valore morale, un principio che coinvolge la sfera etica ed estetica ed estende la propria influenza anche sulla produzione artistica.
Ma cosa c’entra tutto ciò con un brand che produce foulard?

Pitsart non è solo un brand che produce e vende foulard, infatti! Pitsart è un paradosso, Pitsart è una Filo-Sophia. E il concept dal quale trae ispirazione va aldilà del semplice concetto di “moda”. Il brand, infatti, attualizza in ogni sua produzione il concetto di perfezione, con il quale gli antichi greci consideravano il bello ed il buono destinati a fondersi. 
Pitsart è un brand che si esprime oggi in una linea di foulard, esclusivamente Made in Italy: nell’immaginario collettivo, l’Italia è infatti sinonimo di culla delle Belle Arti e del Buon Cibo. Torna così l’equazione ancestrale in cui Bello non si discerne dal Buono.




Il modello che vi presentiamo oggi nell’outfit fa parte della collezione Margherita, Pitsart è Pizza più Arte. 
Sonia ha scelto di indossarlo come cintura o – classicamente – al collo, accompagnandolo con colori decisi.
Un foulard s’indossa, va perlopiù a valorizzare e proteggere la parte più metafisica del nostro corpo, posto tra la parte meccanica del movimento e la sede dell’intelletto. Un oggetto che possiede in se un significato e un ruolo cosi importante non deve passare inosservato. In questo senso Pitsart vuole, inoltre, usare il mondo “fashion” e “glamour” (i colori, i tessuti, la morbidezza), per ricondurre l’uomo ad un rapporto armonico con se stesso, in cui le cose belle e buone tornino ad essere i princìpi di una nuova armonia.

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