italians all’estero, luoghi comuni o amabili abitudini?

italians a barcellona federica calarco blonde suite

Italians all’estero? No, non sono quello che viene definito un “cervello in fuga”, sono piuttosto un vero “cervello” nel trovare la fuga ideale.

L’idea di scrivere su questo blog, dopo averlo seguito per anni, la paragono a quella di un caffè tra amici, l’angolo di fuga da tapas per poter parlare in Italiano e farvi fare un giro qui con me a Barna.

Italiani: a Barcellona siamo la comunità più numerosa. Ci riconosciamo al primo sguardo, da “H” di Hogan, dall’acquisto di una moka, dai bomber, da quanto tempo restiamo seduti a tavola, da quello che c’è sulla tavola, da come reagiamo quando vediamo mettere il parmigiano sopra la pasta con il tonno.

Una volta all’estero è partita un’interessante scoperta della nostra vera natura.

Parliamo sempre di cibo e ricette, il numero italiano lo difendiamo come la copertina di Linus, infatti TUTTI continuiamo ad usarlo per Whatsapp pur avendo la sim spagnola. I coffee shops stile Amsterdam, legalizzati anche qui, sono gestiti nel 45% dei casi da Italiani.

Non facciamo gruppo come si vuole immaginare: “italiano?” “Sì, però sono qui ormai da una vita, 7 mesi!”. Perché agli Italians all’estero piace dimostrare di avercela fatta da soli e non ti offriranno aiuto solo perché sono partiti dallo stesso aeroporto dal quale sei partito tu!

Questa regola trova un’eccezione quando, sui gruppi Facebook ad hoc, arriva l’annuncio delle mozzarelle di Battipaglia. In questo caso ci dimostriamo il popolo più solidale e compatto. “Uaglio, Carrer Parlament: è arrivata anche la stracciatella!”.

Nei supermercati gli scaffali della pasta Barilla e gnocchi Rana ci fanno “ciao” stile Heidi. E ci incazziamo tutti quando lo straniero ci dice “CIAO, TUTOBBBENE?” muovendo le mani come se fosse in preda a convulsioni aggravate. E ridiamo tutti quando, in mezzo al traffico, si sente ad alto volume “CHI TE MUORT!”.

Siamo un popolo fantastico!… Alla prossima!

1 Comment

  • Avatar OcchioPidocchio scrive:

    Hola da un altro italiano a Barcellona, l’ennesimo. Effettivamente siamo tanti, secondo alcuni troppi. Per me è un punto a favore perchè puoi sentirti a casa, se ne hai bisogno. D’altra parte evito accuratamente circondarmi solo di compatrioti e cerco di mescolarmi con gli abitanti locali per conoscerne la cultura ed integrarmi al meglio. Come ben dici, ci riconosciamo facilmente grazie a piccoli segnali. Un saludo!

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