Magra, ma povera! Povera, ma magra! Povera e magra, ma con il rossetto fucsia!

Magra, ma povera! Povera, ma magra! Povera e magra, ma con il rossetto fucsia!
Da circa 3 settimane ho attuato un regime di contenimento costi e uno di contenimento alimentare. Ovvero, non spendo niente per il superfluo (cene fuori, accessori, massaggi linfodrenanti…) e sto a dieta! 
Il mio stato di ristrettezza calorica si ripercuote nell’arco di tutta la giornata e nelle mie relazioni sociali in svariati modi al mattino va tutto abbastanza bene, riesco a carburare velocemente e a limitarmi dal non ingerire composti ricchi di cacao e creme; nell’arco della mattinata passo dall’invidiare le persone magre – di quella magrezza che io non raggiungerò praticamente mai – alla voglia di mangiare un panificio intero, proprio perchè magra-magrissima non lo sarò mai! La parte complicata – superata la fase pranzo grazie al supporto delle mie colleghe – arriva verso sera, quando uno spesso strato di irritabilità accompagna le mie conversazioni. Acida, con istinti violenti e pronta in ogni momento a imprecare pornolalicamente contro ogni tipo di ingiustizia umana: una su tutte, le gambe lunghe delle modelle versus le mie corte e formose (tanto per citare un argomento a caso). Mi addormento presto, per evitare di svuotare la credenza calorica della mia coinquilina (magra, doh!) o gettarmi dal balcone per arrivare diretta nella rosticceria sotto casa!! E’ na vitaccia!!
Ovviamente, gli unici due modi per rendere questo stato ‘dietico’ meno drastico, quindi alleggerirlo un po’, sarebbero: tagliare i capelli e fare shopping.
Bene!
Di tagliare i capelli ovviamente non se ne parla!! Il mio processo di ‘patanizzazione’, infatti, passa anche dall’aver i capelli lunghissimi e liscissimi in perfetto stile Bianca Balti! Quindi no…
Resta la seconda opzione, fare shopping! E già, ci pensi? In giro in centro passando da un negozio all’altro, acquistando pezzi della nuova collezione, da borse cuoio a top sbrilluccicosi, da francesine tacco grosso a tronchetti colorati! Sarebbe una soluzione, infatti! Se non fosse che contemporaneamente alla dieta ho deciso di risparmiare – su sollecitazione della mio Banco Posta in lacrime e costretta dalle imminenti spese inevitabili! Allora ho escogitato un piccolo e personalissimo meccanismo di supporto alla mio ego in decadenza frivola: l’acquisto sporadico di un oggetto inutile (ovvero di una cazzata), assolutamente economico, al quale, instancabilmente mi affeziono e che indosso per circa 10 giorni consecutivi! E così ieri sera, CASUALMENTE, passo da Madina in Brera e prendo un lipgloss effetto lucido, fucsia! Ahhhhhhhh ovviamente alle ore 23 ne avevo già consumato metà, passandolo e ripassandolo sulle labbra, fidelizzata più che mai al mio unico oggetto di consumo possibile! E’ na vitaccia, appunto!

Magra, ma povera! Povera, ma magra! Povera e magra, ma con il rossetto fucsia!

Colpo di sole: il potere di un lipgloss FUCSIA non è nella sostanza – colorare le labbra e farti apparire finta chic – quanto nel potere seduttivo che impone al tuo ‘io’: placare la tua voglia di shopping frivolo facendoti sentire, sì leggermente più cretina, ma ricordandoti anche che stai raggiungendo con sacrifici e costanza i tuoi obiettivi calorici ed economici!

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