Mi sento ispirata: Brezsny in realtà è un’estetista egiziana!

Milano, ore 16.00 – Sole, 20°, vento leggero. Io che torno a casa dopo il pranzo con la mia amica Patty e un giro in centro. Di colpo un pensiero profondo sovrasta i miei frivoli atteggiamenti da figa di legno e si impossessa di me. Da lì una semiosi illimitata/flusso subcosciente ambiguo e balbuziente.
Pensavo che, mi stupisco sempre delle persone che di colpo prima ‘se scornano’ e poi diventano amiche per la pelle. Lo vedo da Facebook e ogni volta rifletto su queste strane associazioni che si ricreano a distanza di tempo: due nemiche che poi si ritrovano, boh! E’ stata una riflessione breve e neanche così profonda se valuti! La straordinaria follia è stato il generarsi di pensieri circa i pensieri che questa riflessione/pensiero poteva indurmi a pensare se io l’avessi assecondata e sviscerata palesemente. Questa riflessione banale avrebbe comportato:
– lunghe conversazione tra me e mia madre in cui quest’ultima mi ricorda tutti i miei rapporti d’amicizia falliti – per colpe non precisamente attribuili -; quanto il mio atteggiamento da paladina delle passioni comporta un certo livello di snobismo e per questo allontani le persone da me rendendole critiche e suscettibili; le mie scelte – sempre molto discutibili!; i miei amori, praticamente assenti!; ancora le mie amicizie e le analisi sul motivo per cui sono finite “senza motivo” (appunto: “alla fine, nulla non l’hai sentita più, mah”); io che cerco di difendere la mia indipendenza emotiva fingendo un equilibrio interiore che mia mamma interpreta – giustamente – come paraculaggine e disinibita insicurezza, sic-!;
– lunghi sms con mia sorella privi di un botta e risposta preciso in cui lei mi ricorda che in fondo la vita va così, che un po’ fa parte dei cambiamenti, che Jung e Freud mi direbbero che…, che non ci sentiamo mai e che siamo costrette a fare questi discorsi tramite sms! (da qui un’altra lunga riflessione sul vivere i propri affetti a distanza); che devo lasciarmi andare e che devo andare da lei ogni week end per rigenerarmi;
– passeggiate senza meta con Patty che più o meno mi avrebbe risposto: “pensi queste cose per colpa di questa città del cazzo che a lungo andare ti ingloba, ti rende a sua immagine e somiglianza e reprime i sentimenti, giù non funziona così, giù la gente ti guarda e gli uomini ti dicono che sei bona!… Ket il problema non sei tu, accirt”;
– non c’è la mia amica del week end perchè al momento è infortunata per esser caduta dai tacchi, mi avrebbe comunque detto che il problema sono un po’ io e che devo cercare di recuperare anch’io certi rapporti perchè in fondo  non c’è nulla di male!
Provata ed estenuata dai pensieri partoriti dalla mia breve riflessione iniziale decido di non chiamare mia madre, spegnere il cellulare, ormai Patty è a lavoro e l’amica del week end non c’è, nessun pericolo dialoghi troppo riflessivi! Diciamo che posso anche smettere di riflettere. Entro in un negozio e compro delle scarpe. Mi sento meglio. Anche se il passaggio sull’amore e i miei uomini eternamente indecisi mi ha lasciato delle riflessioni aperte: il livello di fedeltà del tacco di questa scarpa sarebbe di gran lunga superiore al livello di fedeltà di ogni essere umano di sesso maschile. Passano due gay: “quanto spreco di peni in questa città”, mi dico! Decido di prendere il tram, convinta di distrarmi osservando le sciure milanesi con le calze color carne in via Marghera. Apro Facebook (giusto un controllo) e l’oroscopo di Brezsny su Internazionale mi suggerisce: “un classico dell’antica letteratura sanscrita è il Kamasutra, che dà consigli pratici sull’erotismo. Nella sua edizione più popolare, elenca otto tipi di baci e 64 posizioni sessuali, più qualche suggerimento su carezze e abbracci. È il momento ideale per fare tesoro di queste informazioni, Capricorno. Devi affinare le tue arti amorose. Non servono necessariamente i libri. Potresti raccogliere molti dati empirici semplicemente spogliandoti e liberando la fantasia”. 
– Segue momento di riflessione acuta! … – Riflessione molto acuta … – Riflessione acutissima!
Ripenso alla frase che stamattina mi ha detto la mia estetista egiziana: “nella vita ci vuole FURBEZZA… sono 3 anni che tu lavorare in aziende, se tu vuoi posto fisso devi fare DOLCE con capo… oooohhhh, capisci? Tu devi fare un REGALO al capo, ma trovare MOMENTO GIUSTO per fare questo regalo, non sei nemmeno sposata, quale è problema? – funziona così per posto fisso”.
Decido di non riflettere più. Stacco con i pensieri e scrivo qui quello che ho pensato così un giorno riderò di me. Torno frivola, ne ho bisogno!

Colpo di sole:
Brezsny in realtà è un’estetista egiziana!

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