MIgliaccio: la ricetta tradizionale del dolce di Carnevale

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Signori e signori, vi presentiamo sua maestà il migliaccio, il dolce di Carnevale per eccellenza nella sua ricetta tradizionale.

Febbraio è un mese strano, non si sa mai se sarà bisesto e funesto o se “anche per quest’anno ce la siamo scampata”. Alla seconda settimana del mese sembra già di essere a marzo e ha dei giorni in cui festeggia la follia e altri in cui si professa la candida magia dell’amore.

Insomma febbraio mi sembra un po’ confuso, ma se San Valentino divide i single da quelli che “se a San valentino non mi pensi allora non mi ami”, Carnevale unisce tutti.

Per quanto mi riguarda Carnevale significa due cose, migliaccio e coriandoli.

Tralasciando la mia strana passione per i coriandoli, vi confesso che fino a Gennaio 2018, pensavo che il migliaccio fosse una sorta di dolce di nicchia, sconosciuto ai più.

Poi Google mi ha tremendamente smentita quando nelle sue statistiche sul 2017 lo ha fatto apparire come ricetta dell’anno più googlata in Italia.

La cosa mi ha stupita, e dato che i miei amici di Migliaccio conoscevano solo il giocatore del Palermo (ed altri neanche quello), quale migliore occasione per mettersi ai fornelli.

La ricetta che vedete è quella della mia famiglia. Poiché, però, tramandiamo le ricette senza le istruzioni per l’uso, il procedimento l’ho ricostruito usando questa ricetta ed anche se è un po’ diverso da quello che ho sempre visto fare alla mia nonna, la resa mi sembra addirittura migliore. Questo però a lei non lo diciamo :)

Escludendo l’ora di cottura è un dolce che si fa in pochissimo tempo, 30 minuti ed in forno!

La spesa per il migliaccio (teglia 28cm):

  • Latte 750 ml
  • Semolino 150 gr
  • Zucchero 350 gr
  • Ricotta 350 gr
  • Uova 5
  • Burro 50 gr
  • Aromi
  • Vanillina
  • Buccia di limone
  • Aroma di fiori d’arancio
  • Cannella
  • Facoltativi
  • Uva passa
  • Canditi

Il procedimento:

  • Il primo passo da fare è quello di preparare il semolino.
  • Mettete sul fuoco il latte con la buccia di limone, appena arriva ad ebollizione aggiungete il semolino. Girate senza sosta finché non diviene cremoso, facendo attenzione a non farlo indurire.
  • Appena pronto, togliete la pentola dal fuoco e aggiungete il burro, continuando a mescolare.
  • A quel punto fatelo raffreddare e preparate gli altri due composti.
  • Mescolate zucchero, ricotta e tuorli (io ho usato un frullatore). C’è chi passa la ricotta, ma io non ho tutta questa pazienza ad essere sinceri!
  • Montate a neve gli album e uniteli al composto.
  • Quando il semolino si è raffreddato unitelo al resto aggiungendo gli aromi e i canditi secondo il vostro gusto, io ho optato per cannella, fiori d’arancio e uva passa e canditi.
  • Unendo il semolino potrete notare dei grumi, soprattutto se ha cotto più del necessario, in quel caso cercate di mescolare il più possibile, e considerate che se sono piccoli non compromettono la riuscita del dolce.

Mettetelo in forno ad una temperatura di 180° per un’ora. 

Appena sfornato noterete che il migliaccio è particolarmente gonfio, si assesterà raffreddandosi. Il colore deve essere ben dorato tendente al bruno, cosa che vi assicura la cottura ottimale. Cospargetelo di zucchero a velo appena si sarà fatto freddo e fatelo fuori in pochi, pochissimi istanti!

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