Molto spelata, poco spensierata

Mi chiamo Mary Alice Young. Oggi, quando leggerete il giornale, forse troverete un articolo sull’insolita giornata che ho avuto la settimana scorsa. Normalmente non c’è nulla nella mia vita che faccia notizia, ma giovedì scorso le cose sono cambiate. Naturalmente tutto sembrava normale all’inizio: ho preparato la colazione per la mia famiglia, ho sbrigato le faccende di casa, ho completato i miei lavoretti, ho fatto le mie commissioni. In verità, ho trascorso la giornata come ho trascorso tutte le altre: lustrando in silenzio la routine della mia vita finché brillasse di perfezione. Per questo mi ha stupita la mia decisione di aprire l’armadio del corridoio e prendere un revolver che non era mai stato usato“. (Desperate Housewives)


Sveglia alle 6.30, lavaggio mattutino, colazione: dolce o salata?, preparati in silenzio per non svegliare la tua coinquilina, trucco architettonico che speri duri tutto il giorno (il che significa prima beauty routine: primer, fondotinta, ombretto, matita, mascara, blush, giro veloce di piastra: onde o lisci?), sta piovendo?, che-mi-metto?, scarpe alte stile mi-sento-figa?, all star?, ho riunioni in programma?, a mezzanotte ho letto Fox: che diceva? cazzo!,  caffè-ho-un-disperato-bisogno-di-caffè, esci di casa (a piedi o in autobus – che perderai! – dipende dalle scarpe che hai messo e dalla presenza o meno del sole), extracomunitario di turno che ti dice ‘che begli occhi’ (e meno male che c’è almeno lui a degnarti di uno sguardo!), perdere la prima metro, riuscire a stento a infilarti nella successiva, perdere la seconda metro, correre e perdere la navetta, lo stesso giorno avere i tacchi (avevi deciso la mattina di prendertela con calma ed essere dichiaratamente figa), arrivare a lavoro come se avessi già vissuto due giorni, iniziare la routine quotidiana, giro di mail, qualche figura di merda, pausa caffè, ritorno, altro lavoro, pranzo demmerda in posto demmerda dove mangi demmerda e in ogni caso non riesci a scegliere pietanze che possano apportare benefici alla tua linea (la dieta? c’hai rinunciato da un po’!), pensare di uscire un po’ prima per andare in palestra, ritorno in ufficio, tutto normale, urgenza delle 17.30, perdere la navetta, riuscire per un pelo a prendere la successiva, riperdere la prima (che la mattina è la seconda) metro, cambio metro a Cadorna, stress da velocità milanese, perdere la seconda metro, nervoso, incontrare un ragazzo bellissimo con una ragazza bruttissima, conseguente rabbia, pensiero di suicidarti a Sant’Ambrogio, arrivo più o meno a casa alle 20.15, pensare alla palestra, accantonare il pensiero per eccessiva pigrizia (imputando le seguenti, contestuali e circostanziali scuse: piove, sono stanca, domani mangio meno, vado sia sabato che domenica, potrebbe chiamarmi lui per uscire e non mi trova, faccio le pulizie, esco con l’amica: meglio le relazioni sociali, stasera non c’è il personal trainer che mi piace!), telefonata alla mamma e conseguenti osservazioni sulla tua vita da fuorisede sfigata ‘povera ma bella’, cena triste, pigiamotto, pc, blog, blog, blog, cazzeggio, crollo al pc, coinquilina-4-chiacchiere sterili e pigre, il mercoledì: Chi l’ha visto?, il venerdì: Montenegro&Coca da Charlie, mezzanotte, leggere Paolo Fox, assicurarsi che il giorno dopo sarà un giorno demmerda, beauty routine della sera: struccante, lavaggio serale, crema viso, crema contorno occhi, crema anticellulite, controllo peli superflui, pensare di dover necessariamente sfruttare la depilazione prima o poi per qualche situazione, come dire, ravvicinata!, whatsappare con Patty e dirle che sei una donna spenta, senza peli ma con tanti pensieri, che lei è l’unico uomo della tua vita – l’unico che ti riaccompagna a casa e si assicura che tu sia rientrata prima di ripartire in macchina – ringraziare il cielo perchè c’è Pat!, salutare tua sorella che già dorme da un po’, pensare che devi andare a letto perchè la sveglia suona presto, metterti a letto alle 2.00, definire l’unico obiettivo della notte: dormire! ZZZZZZZZzzzzzzzzzzzzzz

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