Nord chiama Sud



Anima e core divisi tra un nord e un sud così lontani: l’appartenenza a un territorio di cui si condividono radici, modi, tradizioni, e il quotidiano in un luogo, invece, che fa vivere contrapposizioni e suscita interrogativi, terre belle entrambe, ma ancora lontane e diverse.



La nostra ricerca e il nostro adattamento passano attraverso l’esperienza e con essa si formano e trasformano. Il vivere nel quotidiano si fonde al desiderio di trovare prima o poi un equilibrio, bilanciando i pesi di un nord e un sud che possono integrare i vissuti, farli interagire.
Da questa premessa nasce l’interesse costante per il racconto, che attraverso vari strumenti, porta alla luce un incontro, l’incontro fra due terre.
Pretesto questa volta è la mostra Nord chiama Sud”. Il Sud di cui si parla, o meglio che si osserva attraverso scatti forti e pungenti, è la Sicilia, la terra delle arance, del mare e dell’archeologia, in perfetta contrapposizione e relazione con tutti gli stereotipi e le contraddizioni che ognuno di noi storicamente conosce o ha sentito dire.
La mostra è ospitata nella terra del confine, nel cuore del Friuli, la città di Gorizia, dove un gruppo ben nutrito di compatrioti siciliani ha dato vita ad un’Associazione culturale e ricreativa che unisce tutti i siciliani che con questo evento intendono raccontare ai Goriziani la Sicilia vista da due fotografi d’eccezione: uno contemporaneo e un uomo d’altri tempi, due uomini che raccontano una Sicilia seducente, ricca, accogliente,  solare, tenace e vittoriosa sulla vita e sui drammi che da sempre ne hanno caratterizzato il substrato sociale e culturale.
Di Angelo Cammarata, insigne studioso di Filosofia del diritto, preside e rettore dell’Università di Trieste dal 1946 al 1951, ma anche appassionato fotografo, si ripropongono immagini in bianco e nero scattate con una Leika che testimoniano una società ancestrale fatta di terra e di mare e che riconosce nell’istituzione familiare la sua stella polare.
Gli scatti del pluripremiato fotografo Antonio Leone, invece, più spettacolari e scenografici e in parte rielaborati grazie alle nuove tecnologie, raccontano in maniera ironica, e spesso dissacrante, la trasformazione di quel mondo arcaico, restituendoci un’immagine della Sicilia dinamica e complessa.
Due sguardi diversi, quindi, ma in cui è percepibile l’identica nostalgia, oltre che la stessa inquieta e tenace passione per la propria Terra. 
La mostra sarà aperta al pubblico fino a domani, mercoledì 24 aprile presso la Galleria ArtOpenSpace dell’Amministrazione Provinciale di Gorizia (Via Diaz, 4).
Ringraziamo per il contributo nella realizzazione di questo post l’amica Mary Catena, i curatori della mostra Salvatore Colella e Rossella Cuffaro, i familiari di Angelo Ermanno Cammarata e il fotografo Tony Leone che ci ha concesso il materiale fotografico allegato.


2 Comments

  • Avatar Anonymous scrive:

    Il materiale fotografico l’hanno concesso i curatori della mostra Salvatore Colella e Rossella Cuffaro, i familiari di Angelo Ermanno Cammarata e il fotografo Tony Leone. Io ho solo “passato” il materiale.
    Buon lavoro e complimenti per le pagine.
    Mary Catena

  • Avatar Blonde Suite scrive:

    Cara Mary grazie per le precisazioni, abbiamo provveduto ad apportare le dovute correzioni.
    Cari saluti!
    BS

Rispondi a Blonde Suite Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *