Il Novecento nelle nostre case, grazie alla nuova collezione dell’Espresso, in edicola già dal 6 gennaio. Arriva in edicola Novecento nel Duemila, una collezione di libri davvero prestigiosa.
Chi ama leggere può capire, non c’è sensazione più bella che sfogliare le pagine di un libro, sentirne la consistenza, l’odore. Immergersi nella carta stampata per ripercorrere avventure e viaggiare attraverso mondi inesplorati. Leggere è un viaggio che non smette mai di stupire e affidarsi al libro stampato, ancora oggi, è un’emozione a cui provare a non rinunciare.
Con L’Espresso e Repubblica, una collezione di libri da scoprire, il Novecento nel Duemila, in edicola ogni settimana.
15 grandi casi editoriali, romanzi scritti nel ‘900 che hanno avuto fortuna e sono stati riscoperti e apprezzati solo nel 2000, una collezione di romanzi scoperti in questi anni in tutta la loro sorprendente modernità, sono in edicola con L’Espresso e Repubblica ogni sabato a soli 9,99 euro.
La raccolta si apre con “Stoner” di John Williams che, pubblicato nel 1965, inizialmente non riscosse molto successo, vendendo solo duemila copie. Ripubblicato però dalla casa editrice statunitense Vintage Classics nel 2003 e pubblicato di nuovo dal “New York Review of Books Classics” nel 2006, grazie al passaparola e ai social network è diventato ben presto un libro di straordinario successo e in Italia ha venduto oltre 100.000 copie.
Completeranno la collana, tra gli altri, grandi capolavori come quello di Israel Joshua Singer “La famiglia Karnowski”, “Zia Mame” di Patrick Dennis, “Il lungo sguardo” di Elisabeth Jane Howard, “Una questione privata” di Beppe Fenoglio e “Suite francese” di Irene Némirovsky.
Novecento nel Duemila una raccolta di grandi classici per tutti i gusti, libri che vanno bene per tutta la famiglia, prezzo conveniente, arretrati facilmente recuperabili, insomma un’occasione da non perdere per tutti gli amanti della letteratura e per chi non vuole rinunciare ad una collezione completa per la propria biblioteca.
“I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante” cit. Pessoa
