Perché il “Classic Blue” di PANTONE è molto più di un semplice colore

pantone classic blue colore moda 2020

Pantone ha annunciato il colore di moda per il 2020: il Classic Blue, vi spieghiamo perchè è molto di più di un semplice colore.

La riapertura delle botteghe artigiane e la riscoperta degli antichi mestieri di una volta, l’operazione nostalgica messa in campo dalla Disney che sta ripresentando tutti i suoi vecchi capolavori in versione live action, il ritorno del Jungle dress addosso a Jennifer Lopez durante la sfilata di Versace o l’enorme successo delle canzoni di Battisti su Spotify.

Questi sono solo alcuni degli esempi che dimostrano quanto, negli ultimi tempi, i classici stiano prepotentemente tornando di moda.

Che la stragrande maggioranza degli esseri umani abbia pensato almeno una volta di essere nata nell’epoca sbagliata e che molti siano convinti del fatto che l’umanità abbia esaurito la sua dose di bellezza a disposizione negli anni già passati, ce lo ha dimostrato Woody Allen al cinema con Midnight in Paris (se non lo avete mai visto, rimediate!).

Non è inusuale infatti avere una malinconica e romantica visione del passato e ripetersi tra sé e sé – con aria diffidente verso il progresso – che forse “si stava meglio quando si stava peggio”.

Probabilmente però dietro alla tendenza retroattiva degli ultimi anni c’è qualcosa in più di un banale senso di nostalgia. A spiegarlo, senza troppi giri di parole, ci ha pensato Pantone, l’azienda statunitense specializzata in classificazione e catalogazione del colore, che ha eletto come nuance del 2020 il “Classic Blue”.

Una scelta netta e decisa, quella di Pantone, che si rende evidente già nel nome pronto a rimarcare con chiarezza il concetto di classicità e quindi, in un certo senso, di equilibrio. Nessuna strana sfumatura, nessuna scelta eccentrica (come quella che aveva caratterizzato il Living Coral, colore del 2019), nessuna intenzione di stupire. Per il 2020 niente di vistoso e singolare: anche nella moda, nel design e nel beauty si punterà su genuinità ed eleganza.

Il Classic Blue di Pantone è un po’ il blu che vedevamo a scuola appeso ai cartelloni che ci spiegavano i colori primari, è quello di cui è dipinto il portone di entrata di Hugh Grant in Notting Hill. È il blu portafortuna delle spose, del periodo blu di Picasso, dei tetti delle cupole di Santorini, di Chefchaouen, la città blu del Marocco e del mare all’ora del tramonto. Quello a cui ci riconduce la mente se chiudiamo gli occhi e pensiamo al “blu”.

Classico. Non c’è un’altra parola che lo descriva meglio di così.

Una scelta cromatica che evidenzia il bisogno di stabilità che si fa sempre più largo nella nostra epoca. Un invito alla riscoperta della bellezza nella semplicità.

Come spiegato da un comunicato diramato da Pantone, il Classic blue infatti “stimola la riflessione ed evidenzia il desiderio di una base affidabile e stabile mentre attraversiamo la soglia in una nuova era. Classic Blue dona un senso di pace e tranquillità allo spirito umano, offrendo rifugio. Aiuta inoltre la concentrazione. È un tono che favorisce la resilienza

Con il codice 19-4052, a metà tra l’oceano e l’indaco, il colore dell’anno che sta per arrivare potrebbe essere riconosciuto in quello del cielo al crepuscolo, che con la sua profonda risonanza ci incoraggia a guardare oltre l’ovvio e ad espandere il nostro pensiero. La tonalità scelta dall’azienda per il 2020 diventa quindi il simbolo di un’epoca di rinascita, nel rispetto e nella riscoperta dei valori del passato e di quei classici che non smettono mai di dire ciò che hanno da dire. Un tempo in cui si fa largo la necessaria raffinatezza che tende a una ri-conciliazione con l’universo.

Post a cura di Maria Francesca Amodeo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *