Quanto cresce la pancia in gravidanza?

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“Quanto cresce la pancia in gravidanza?” è una delle domande che maggiormente viene fatta a Google. L’ho fatta anch’io, e non per curiosità, ma perchè la cattiveria delle donne è sempre in agguato. 

Sono una donna alla soglia dei 40 anni e aspetto un figlio. Voluto, cercato, desiderato, atteso con tutto il cuore. Sono estremamente felice di vedere che l’amore di una coppia si concretizza in una piccola creatura che giorno dopo giorno prende forma, diventa sempre più grande ed evidente, fa da padrone nella mia pancia al ritmo di un atleta olimpionico. Eppure tutta questa gioia, attesa e meraviglia viene smorzata dalle parole delle altre donne: “ma che pancia enorme che hai?“, “sei sicura di aspettarne solo uno?”, “ma a che mese sei, stai per partorire viste le dimensioni della tua pancia?”, sono solo alcune delle espressioni che stanno accompagnando la mia gravidanza. Chi sono le donne così gentili e rispettose in questione? Altre donne incinte in primis, donne che sono già mamme, quindi hanno già vissuto una o più gravidanza, mai hanno usato queste espressioni le “ragazzine” o gli uomini.

Le giovani ragazze guardano il mio pancione con curiosità, si avvicinano, con delicatezza, chiedendomi se possono accarezzarlo, gli uomini, invece mi osservano con rispetto affascinati dalla sensualità del corpo tonico e femminile di una donna che sta per diventare madre.

Invece le donne, le mie coetanee, o quelle più anziane mostrano una cattiveria inaudita. “Quanto cresce la pancia in gravidanza?”

C’è una regola? C’è uno standard ben preciso per cui la pancia di una donna contenente il frutto dell’amore, la vita nuova, deve rispettare?

Si parla tanto di rispetto per le donne e per il “diverso”, ma dire alla tua compagna di corso, alla tua vicina di casa o alla tua semplice conoscente che la sua pancia è enorme, è consentito e previsto da qualsiasi codice di comportamento ed educazione.

Rispettare le donne non è un pensiero vuoto, ma un atto concreto che deve essere formalizzato prima di tutto dalle donne: non ha senso spendersi in opere di bene, in marce o performance contro la violenza di genere se le prime a compiere questa violenza sono proprio le donne.

Donne, amiche mie, lasciate chiusa la vostra bocca e osservate come il corpo cambia per accogliere la nuova vita senza giudizi e senza sentirvi migliori di me e delle altre donne.

Crediti immagine di copertina qui 

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