Riso Gallo, 160 anni di chicchiricchi e fantasia

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Riso Gallo compie 160 anni e festeggia con tante iniziative. La decima edizione della guida sui migliori ristoranti del mondo, il premio “Gallo” al risotto più buono del 2016 e un francobollo celebrativo emesso dall’istituto poligrafico dello Stato.

Riso Gallo, 160 e non sentirli. Una storia antica e moderna insieme, che coniuga da sempre tradizione e innovazione, raffinatezza e gusto, diversificazione dell’offerta ma sempre salvaguardando la qualità.

Una storia, quella di Riso Gallo, che inizia nel 1856, quando Giobatta Preve, commerciante in Sudamerica da anni, intuisce che è il momento di tornare a casa e si stabilisce a Genova, dove poi aprirà lo stabilimento di Sampierdarena che lavora risone importato e lo esporta oltre Oceano, in Argentina, dove qualche anno dopo verrà acquisito uno stabilimento a Buenos Aires. La storia del Riso Gallo comincia così.

Ma come mai il marchio del Gallo per questo nuovo prodotto? Negli anni ’40, in Sudamerica, l’analfabetismo era ancora molto diffuso e quindi si decise di identificare le differenti qualità di riso con i disegni di animali. La giraffa, l’aquila, l’elefante, il leone campeggiavano sui sacchi di riso e Il gallo individuava la migliore qualità. Nel momento in cui si passò alla confezione in scatola, venne scelto il gallo che diventa simbolo e marchio dell’azienda.

Riso Gallo è ancora oggi è leader di mercato e lavora più di un milione di quintali di riso, restando sempre legata alle tradizioni familiari. Sei generazioni, che di padre in figlio si tramandano il know-how con l’obiettivo di diffondere la cultura del riso e di accrescere il business trovando nuove strade per migliorare sempre di più il prodotto.

Ma 160 anni sono davvero un traguardo importante e così la storia del Riso Gallo è diventata anche un libro scritto dal giornalista Gianni De Felice, “160 anni di chicchiricchi”. Un «diario» di famiglia, dove avventura, intraprendenza, passione, attaccamento al lavoro e profondo rispetto per i dipendenti, il prodotto e il consumatore sono protagonisti indiscussi.

Ma le sorprese per questo storico anniversario non sono finite. E’ uscita infatti la decima edizione, totalmente rinnovata, della Guida Gallo “I Risotti dei migliori ristoranti del mondo”, quest’anno con nuovo taglio editoriale e molto più ricca di contenuti, con ben 117 inedite ricette e altrettanti chef stellati e ristoranti a presentarle. Per “protocollare” questi 160 anni è arrivato anche il francobollo celebrativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Un riconoscimento importante per la storia di  Riso Gallo.

Dulcis in fundo è stato premiato il “Risotto dell’anno“, dello chef Sergio Daniel Porras Salazar, talento emergente della ristorazione.  Il suo risotto con burrata, trota affumicata, uova di trota e scorza di limone candita, preparato con il Gran Riserva era davvero una prelibatezza!

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