Un weekend a Napoli al Romeo Hotel, un sabato di trattamenti di bellezza viso e corpo alla Dogana del sale, due giorni di ottima cucina, un’immersione nella professionalità e qualità.
Weekend romantico, weekend di benessere o weekend culturale? Non importa, l’importante è concedersi sempre dei momenti di qualità!
A Napoli, tra le città più discusse e piena di contrasti d’Italia, di fronte al luogo più laborioso e intraprendente per definizione, il porto, nello storico ex Palazzo Lauro, a due passi dai tesori archeologici e architettonici napoletani, c’è il Romeo Hotel, un luogo che è sintesi di design, arte contemporanea e pregiati pezzi di antiquariato ma anche di buona cucina e benessere allo stato puro.
Il Romeo Hotel conosciuto, lodato e rinomato per l’alto tasso di innovazione tecnologica che lo contraddistingue, rappresenta il vero lusso a Napoli, offrendo servizi – davvero – di altissimo livello e un personale dalla professionalità degna di un 5 stelle.
Ristrutturazione architettonica affidata al prestigioso studio giapponese Kenzo Tange & Associate, tutt’ora in continua evoluzione, un risultato estremamente in armonia fra il rigore giapponese e l’ostentata vivacità napoletana che si ritrova dall’ingresso fino al prestigioso decimo piano. Il ristorante, in particolare, è arredato con un’opera di Lello Esposito raffigurante l’icona napoletana “Pulcinella”, questa veracità e “popolarità” fa da contrasto a un ambiente arredato in maniera lineare e sobria, come se lo yin e lo yang si contrapponessero cromaticamente, culturalmente e anche nel living. Chiude il cerchio di eleganza uno specchio collocato di fronte alle vetrate che danno sul mare e sul porto, immaginate l’effetto…
Al Romeo Hotel è possibile immergersi nel sogno:
- 83 camere e suite con grandi vetrate, uniche nel loro genere la Fitness Suite e la Wellness Suite
- 3 sale meeting e congressi con dotazioni tecnologiche all’avanguardia
- sala relax con divani e angolo bar
- il foyer con mostra permanente di artisti napoletani
- il sushi bar con prelibatezze giapponese preparate al momento da esperti cuochi giapponesi (ecco cosa abbiamo mangiato noi)
- Romeo pool bar al nono piano con un menú a la carte che ben rappresenta la cucina del territorio
Il Comandante è il ristorante gourmet al decimo piano con vista mozzafiato, diretto dal 2012 dall’executive chef Salvatore Bianco ha ottenuto la prima stella Michelin: è l’unico ristorante stellato a Napoli, che propone pietanze creative e originali coniugando la cucina tradizionale con la scelta di ingredienti tipici del mediterraneo a sapienti incursioni internazionali, luogo da preferire anche per cerimonie eleganti e sofisticate, scoprite cosa abbiamo scelto di assaggiare noi.
Il fiore all’occhiello del Romeo Hotel è la Dogana del Sale, adiacente alla struttura: un antico palazzo cinquecentesco originariamente adibito a dogana, conservazione e lavorazione del sale è stato ristrutturato e adibito a moderna area benessere.
Attraverso un suggestivo passaggio sotterraneo, arricchito con giochi d’acqua colorati, dal Romeo Hotel si arriva alla Dogana del Sale, 100 mq adibiti al benessere e alla cura della persona:
- zona umida con sauna finlandese, bagno turco, sauna a infrarossi con pareti di sale rosa dell’Himalaya, percorso Kneipp, Frigidarium a cascata di neve, doccia emozionale a pioggia tropicale, tre vasche (una con idromassaggio Whirpool, una con idromassaggio Airpool, una con cascata a lamina d’acqua per massaggio energizzante)
- stanza del sale interamente rivestita di sale bianco a temperatura e umidità costante
- cabine per trattamenti
- 300 mq di palestra equipaggiata con macchinari di ultima generazione
- kids garden per prendersi cura dei bambini con giochi e letture
Il Romeo Hotel è un’esperienza da concedersi almeno una volta nella vita, utile per conoscere un pezzo di Napoli e i napoletani poco raccontati dai telegiornali. Un’inedita esperienza da vivere in un hotel la cui garanzia di successo è in una parola, qualità.
Ed ecco un riassunto del nostro weekend al Romeo Hotel e delle esperienza nella spa Dogana del sale.
1 Comment