Aspettando Sanremo 2021: 5 momenti amarcord da ricordare

Sanremo 2021 festival della canzone italiana Amarcord

L’evento musicale dell’anno è alle porte! Dopo mesi di polemiche, incertezze, presunti abbandoni e spoiler social delle canzoni in gara, ci siamo: martedì 2 marzo inizia Sanremo 2021.

Il Festival del 2021 sarà di certo particolare e fuori dal comune, senza pubblico e con gli artisti in gara blindati in albergo già da qualche giorno e muniti di mascherina fino a prima di salire sul palco. Ma, come si suol dire: Sanremo è Sanremo e –nonostante le limitazioni – non perde il suo fascino.

Certo è che mancherà il calore dei fan fuori dagli hotel, che sentiremo la nostalgia dell’applauso della galleria all’Ariston. E che dovremo abituarci all’assenza dello splendido, colorato e rumoroso via vai che, negli anni, ha sempre reso la cittadina ligure il centro della televisione italiana per una settimana.

Quando il presente non ci soddisfa l’unica cosa da fare, allora, è abbandonarci a una sana nostalgia e a un tuffo nel passato. In attesa di scoprire cosa accadrà quest’anno al Festival abbiamo quindi fatto un giro negli archivi storici di Sanremo, in particolare quelli che riguardano la fine degli anni 90 e i primi anni 2000.

E, tra le esibizioni di artisti che negli anni hanno vestito ruoli differenti, quelle di certi “giovani” che oggi sono dei super-big, altre di cantanti scomparsi come meteore o momenti cult ed emozionanti, cerchiamo di riportare alla luce alcune perle nascoste o dimenticate della storia recente di Sanremo.

1 – Nel 1996 Aleandro Baldi salì sul palco dell’Ariston accompagnato da un giovanissimo artista. I due presentarono in gara Soli al bar, un pezzo rimasto nella memoria degli appassionati. Il talentuoso e altissimo cantante che affiancò Baldi nell’avventura sanremese del ’96 e, con lui, si classificò all’ottavo posto, era Marco Guerzoni.

Lo stesso che nel 2002 vestendo i panni del primo Clopin in Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante ci ha emozionati con un’interpretazione intensa e indimenticabile di Clandestini o La corte dei Miracoli. Recentemente, lo abbiamo rivisto in TV: si è classificato terzo nella prima edizione di The Voice Senior, gareggiando nel team Gigi (d’Alessio) e raccogliendo apprezzamenti e applausi dal pubblico e dai giudici della trasmissione.

2 – Il 1997 rientra negli anni in cui nella musica andavano di moda le boyband: è intorno a quella data che i Backstreet Boys, i Take That, gli NSYNC e tanti altri scalavano le classifiche internazionali facendo innamorare milioni di adolescenti con note non altissime ma balletti ammiccanti. Anche in Italia è arrivato un tentativo di emulazione e ha calcato proprio il palco dell’Ariston nel ’97: si tratta dei Ragazzi Italiani che parteciparono alla gara con Vero Amore.

Capelli lunghissimi, testo iperglicemico e sguardi ammalianti per una boyband che non ha avuto una lunga vita artistica (la formazione originale ha smesso di esistere nel 1999 con l’abbandono progressivo di molti membri del gruppo), ma ha riscosso un discreto successo. A Sanremo si classificarono 18esimi e, subito dopo l’esperienza al Festival, partirono per un tour che raggiunse addirittura Canada e Argentina. Nel 2018 la boyband made in Italy si è riunita nella formazione originale nel corso del programma 90 special.

3 – Forse non tutti ricordano che nel 2005 anche i Negramaro, e il loro frontman, Giuliano Sangiorgi parteciparono al Festival nella categoria giovani. Il gruppo non era totalmente sconosciuto visto che aveva già preso parte a manifestazioni importanti quali il concertine del Primo Maggio, l’Heineken Jammin’ Festival, il MEI meeting e l’MTV Day.

La consacrazione però arrivò proprio con Sanremo, nonostante l’esperienza in Liguria non fu proprio tutta rose e fiori. Si classificarono infatti 24esimi su 24 artisti in gara con la canzone Mentre tutto scorre che vinse, però, il premio della Sala stampa. Da quel momento la scalata del gruppo salentino non si è arrestata: nello stesso anno, hanno infatti vinto il premio rivelazione italiana al Festivalbar e tre anni dopo, nel 2008, sono riusciti a riempire il loro primo San Siro.

L’ultima posizione in classifica, allora, non ha portato fortuna soltanto a Vasco: i Negramaro sono ritornati all’Ariston solo nel 2018 e stavolta come superospiti di Baglioni.

4 – Nel 2007 la categoria giovani ospitò un duo che, probabilmente, solo gli adolescenti dell’epoca ricordano nitidamente: i Pquadro. La scelta di questo nome derivava dalle iniziali dei nomi di battesimo dei due cantanti: Piero (Romitelli) e Pietro (Napolano), quindi P al quadrato. I due avevano partecipato alla quarta edizione di Amici di Maria de Filippi e – a programma concluso, probabilmente per sfruttare la popolarità ottenuta con il talent – avevano iniziato a fare musica insieme.

I due riuscirono a vincere SanremoLab, il laboratorio per nuove proposte che consentiva l’accesso all’Ariston, e con Malinconiche sere si classificarono terzi nella loro categoria. Il singolo raggiunse un boom di vendite e i due negli anni successivi incisero, tra le altre cose, la versione italiana di You are the music in me di High School Musical. Restano in attività fino al 2011, poi il duo si sciolse.

5 – Era il 2008 e quell’anno a trionfare a Sanremo nella categoria big furono due artisti che oggi definiremmo “di nicchia”. Non sono scomparsi dalla scena ma, in tutta sincerità, non hanno neppure riempito stadi e palazzetti. Si tratta di Giò di Tonno e Lola Ponce. Anche loro hanno a che fare con Notre Dame de Paris di Cocciante: nel primo cast (2002) avevano infatti interpretato Quasimodo ed Esmeralda.

È Lola Ponce ad aver vestito per prima i panni della giovane e sfortunata gitana a cui il Gobbo (Di Tonno), Febo e Frollo dedicano la celebre Bella. Il loro brano Colpo di fulmine trionfò all’Ariston ma le collaborazioni musicali tra i due non continuarono. Nel tour del 2016-2017 entrambi sono tornati a essere Quasimodo ed Esmeralda in Notre Dame de Paris.

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