Fino allo scorso anno non avrei mai immaginato di fare shopping comodamente seduta sul divano di casa come le vere It girl e icone dello stile moderno, ero una all’antica, quella che amava toccare, provare ma, soprattutto, avevo una gran paura di sbagliare le taglie.
E poi cosa è successo? Probabilmente ho iniziato a odiare la gente!
- E’ cambiato il mio modo di fare shopping, sto cercando di comprare meno nei negozi “fast fashion” e meno cose simili a quelle che già ho. Per intenderci, meno vestiti neri e jeans, più cose ricercate, anche a costo di spendere qualche decina di euro in più (badate bene, solo qualche decina, il mio shopping rimane sempre e comunque low cost – a parte in alcuni casi in cui compro scarpe e borse di qualità e prezzo più alti!). Come sono arrivata a questa conclusione? Nei negozi low cost (che in alcuni casi sono sempre meno low cost) ci sono sempre le stesse cose e sempre uguali tra loro. Comodissimi per acquisti di impulso, acquisti dell’ultimo momento, acquisti di cose basic, meno se vuoi qualcosa che ti rappresenti di più.
- Code, code ovunque. Il weekend a Milano fare shopping è devastante: il centro è pieno zeppo di persone, famiglie e giovani, meno male per la città viva e per l’economia che non perde di impulso, malissimo per chi è uscito solo per fare un giro si ritrova in un negozio, vuole prendere una camicia di 20€ e deve subire un’ora di coda nei camerini e un’ora in cassa (per non parlare della fatica anche solo di passeggiare per strada). Non sta a me dire di chi è colpa anche spesso della disorganizzazione diffusa nei negozi, se di un personale sotto staffato o dell’inciviltà delle persone che spesso sono in tre in camerino a commentare per lunghissimi minuti una t-shirt bianca da 6€… Nei centri commerciali la situazione è più o meno la stessa, a cui si aggiungono, ovviamente per la stessa natura del centro commerciale, i carrelli della spesa e i passeggini! No, non ce l’ho con la gente, le mamme, solo percezioni mie.
- Sempre le stesse cose e su tutti: e direi che questo punto non necessita ulteriori commenti!
- Lo shopping online è terapeutico. Le wishlist e i cuoricini sono importanti e anti depressivi e no, non è la stessa cosa recarsi in un negozio fisicamente, prendere sei capi e andarli a provarli senza comprarne nessuno (vedi punto 1). Nelle liste dei desideri puoi mettere tutti i capi che vuoi, senza acquistarli e conservandoli fino alla prossima visita, quando magari sarai più convinta dell’acquisto. Certo, l’unico problema sarà che te li ritroverai ovunque sotto forma di pubblicità, ma questo è marketing e c’è gente che ci campa, tipo me!
- Online decidi tu i tempi, quando vuoi acquistare, non fai code e, ormai su tantissimi siti, puoi decidere di fare il reso gratuitamente. Su tanti shop online anche le spese di spedizioni sono gratis!
- Ma quindi non salvi niente dello shopping tradizionale? Una cosa, importantissima, la possibilità di non dover pensare a quale store online (di brand che hanno anche lo store fisico) o shop online (multibrand) visitare. Una via o un centro commerciale ti presentano tutti i negozi di cui tu puoi aver bisogno, tu non devi sbatterti di dover pensare al prossimo da visitare, è lì subito dopo! Online devi crearti la tua lista di preferiti e aggiornala continuamente, oppure pensare di volta in volta a quale visitare.
- Promozioni e buoni “fuori stagione”, senza dover aspettare solo e soltanto i saldi per risparmiare!
Ne aggiungereste altri?