Asilo nido per Gioia: la mia scelta

Asilo nido per Gioia

Madre lavoratrice, padre lavoratore, l’asilo nido è la scelta obbligata. Aggiungiamo il fatto di vivere in una città molto distante da dove vivono i nonni e gli zii, alla fine non c’è stata altra soluzione che puntare tutto sull’asilo nido per la nostra bambina.

Faccio una premessa, dopo un anno di frequenza di Gioia dell’asilo nido, ritengo di aver fatto la scelta migliore per lei, probabilmente (sicuramente) con i nonni non avrebbe vissuto le stesse esperienze e diventata quella che è oggi.

Da insegnante scegliere l’asilo nido, il luogo dove far passare una buona parte della giornata a mia figlia, non è stato semplicissimo, ho fatto tutti gli open day della città, ho ascoltato le educatrici descrivere la struttura, la didattica, la giornata tipo, ho fatto mille domande e dalle risposte ne ho scartati diversi.

Poi la scelta quasi obbligata: siamo restati fuori dalla graduatoria comunale e l’unico asilo nido privato, ma in convenzione della città ci ha accolti.

Scelta obbligata perché volevo rientrare a lavoro, scelta che ho sentito subito come la migliore dopo aver avuto un colloquio con le educatrici.

Cosa mi è piaciuto dell’asilo nido che frequenta Gioia e cosa mi è piaciuto sentirmi dire (si, perché le mamme vogliono sentirsi dire certe cose, vogliono essere rassicurate, visto che affidano a degli estranei il loro bene più prezioso).

  • Puoi telefonarci quando vuoi, puoi chiedere un colloquio quando vuoi, siamo sempre disponibili per parlare di Gioia
  • Rispettiamo tutte le scelte alimentari ed educative che avete fatto per Gioia a casa.
  • Se avete deciso di non usare il ciuccio, non lo useremo neanche noi.
  • Non imponiamo il pisolino, Gioia è arrivata al nido che dormiva pochissimo e mai è stata costretta a dormire, solo quando è arrivato il momento giusto, abbiamo tutti festeggiato il primo pisolino di Gioia al nido.
  • Non ci hanno mai detto che la bambina era fastidiosa, capricciosa anche se perennemente sveglia, attiva e vivace. Non sono mai stati usati termini dispregiativi nei confronti della bimba.
  • L’autonomia della bimba è stata sempre una priorità, valorizzando al massimo ogni sua conquista.
  • Le difficoltà della bimba non sono mai state vissute come fallimento, ma hanno sempre dato il giusto tempo allo sviluppo e alla consapevolezza della bimba.

Noi genitori siamo stati accolti nel nostro essere inesperti, incoerenti, distratti, stanchi e tanto, forse troppo amorevoli verso la nostra unica figlia.

Ho sentito di dover scrivere queste parole, prima di tutto perché sono felice del lavoro che le educatrici fanno con Gioia, per ringraziarle del loro impegno, disponibilità e professionalità e poi perché ho sentito troppi racconti di mamme che lamentano iniziative personali delle educatrici nei confronti dei loro figli e questa cosa non mi è piaciuta affatto.

L’educatrice, l’insegnante non può e non deve voler cambiare mai la storia dei bambini.

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