Libri per bambini: ecco cosa ho scelto per Gioia

libri per bambini, tarari tararera, emanuela bussolati

Insegnante e mamma, un’accoppiata esplosiva dicono in molti, una responsabilità non indifferente dicono in tanti, un bel guaio dico io!

Eh si, tralasciando il rimbombo in testa con cui esco da scuola e quello che trovo a casa, il doppio ruolo di insegnante e mamma è un bel fardello su tanti piani: la scelta dei giochi, la scelta dei libri per bambini, il continuo pensare ai tempi di sviluppo sono le paranoie quotidiane con cui ogni giorno mi scontro e incontro.

Se per  la scelta dei giochi è stato facile: ho comprato all’impazzata, sui libri per bambini è stato un po’ più complesso. Leggere un libro significa metterci una buona parte di se stessi, quindi il libro deve piacere all’adulto e sperare piaccia anche al bambino.

Per Gioia, quando ho dovuto scegliere quali libri per bambini regalarle, non ho avuto dubbi sulla prima scelta. Il primo libro da proporle ad un paio di mesi è stato uno di quelli a cui sono più affezionata come docente: Tararì Tararera di Emanuela Bussolati.

E’ un libro per bambini particolare, non piace a tutti, non è di facile lettura ne comprensione, ma se si riesce a superare la diffidenza iniziale è un libro che restituisce grandi soddisfazioni.

tarari

Tararì Tararera è un libro scritto in una lingua inventata, la lingua Piripù, una lingua fatta di suoni e versi parole all’apparenza senza senso, eppure vicine al mondo del bambino. Piripù Bibi è un bambino che vuole scoprire il mondo e lo fa con coraggio allontanandosi dalla mamma. Entrare nel libro significa immergersi in un’altra dimensione, dove si va oltre le parole, il copro la gestualità diventano protagonisti della lettura.

A Gioia questo libro per bambini è piaciuto tanto, ovviamente per dimostrare tutto il suo affetto a Piripù Bibi ha strappato tutte le pagine, è un continuo rattoppo, ai miei alunni è un libro che incuriosisce molto, accomuna bambini con diverse lingue madri, per la prima volta ascoltano tutti, un libro in una lingua che nessuno conosce!

Io lo consiglio a tutte le mamme e agli insegnanti, fatemi sapere che ne pensate!

Questo post non è il frutto il una collaborazione pubblicitaria con l’autrice, ma il racconto di un’esperienza personale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *