Circa un anno e mezzo fa scrivevo un post dal titolo “Il tempo di Gioia“, oggi voglio allargare un po’ il discorso a tutti i bambini, voglio generalizzare. Il tempo è un concetto che sembra superato, la fretta ha preso il sopravvento e tutto sembra si debba fare, spesso il prima possibile.
Con questa premessa, da insegnante, ascolto spesso genitori preoccupati “mio figlio ancora non sa una parola di inglese”, “mio figlio non sa ancora scrivere”, “mio figlio non sa contare” e così via, sono spesso genitori di bambini di 3, 4 anni preoccupati di essere in ritardo, vittime di assurdi confronti con i coetanei, ansiosi di non riuscire a dare il meglio i loro figli.
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia parlano chiaro, andate a googlarle, leggete per ogni fascia d’età cosa è richiesto, ma prima di tutto fermatevi ad analizzare il termine “Indicazione“, inteso come suggerimento, proposta, non ha nulla di tassativo, di obbligatorio. Sarebbe auspicabile che i bambini abbiano certe competenze, ma anche il legislatore lascia al bambino il tempo di imparare, il tempo di crescere.
Non metto in dubbio la capacità di apprendimento dei bambini in tenera età, ma ritengo sia utile dare ai più piccoli attenzione, ascolto e affetto prima di competenze che avranno tutto il tempo per far proprie.
Un bambino che si sente amato, rispettato e ascoltato imparerà da solo per imitazione. Un bambino che vive in una famiglia dove al mattino gli si racconta cosa si sta facendo, che lo porta al supermercato e gli spiega come si fa la spesa, cosa si vende, come ci si comporta, diventerà un bambino curioso, spinto all’apprendimento. Un bambino lasciato davanti alla tv, con il biberon in bocca, mentre i genitori si preparano, vestito senza spiegargli cosa sta indossando e perché, trascinato al supermercato, portato dietro senza che nessuno gli parli e gli spieghi le cose, diventerà molto probabilmente un bambino disinteressato e senza la capacità di ascolto.
Prima di fare le corse agli apprendimenti i bambini hanno bisogno di genitori, nonni, educatori che gli danno il tempo di fare, di aspettarli di ascoltarli.
C’è un bellissimo libro che vi consiglio di leggere, adatto sia agli educatori, che ai genitori, perfetto per i bambini, “Aspetta” di Antoinette Portis edizione Il castoro. Un libro capace di cogliere lo sguardo dei bambini, sottolineando che ciò che per gli adulti è ordinario per i bambini diventa straordinario.
Attenzione, però questo libro potrebbe chiamarvi in causa, forse anche farvi sentire un po’ in colpa e potreste rischiare di rallentare un po’ i vostri tempi e mettervi al passo dei vostri figli o alunni.
N.B. non sono stata pagata per scrivere questo post!