Cosa succede dopo il parto? I famosi 40 giorni dopo il parto bastano per ritornare a essere quella di prima? Vi dico cosa ne penso.
Adesso qualche benpensante mi dirà che non posso saperne molto visto che ho una sola figlia, sono gli stessi che fino a ieri mi dicevano che non potevo capire perché non avevo figli, sono sempre quelli a cui mi viene da dire di evitare di parlare con me, tanto non abbiamo nulla da dirci.
Sono nell’anno dei 40 anni e ho avuto una splendida bambina due mesi fa, parto naturale, travaglio di poche ore, nessuna lacerazione, tantissimo dolore, tante urla e un unico pensiero: non ripetere mai più l’esperienza, nonostante medici e ostetriche si sono meravigliati per come da quarantenne, neanche tanto in forma (non vi dirò mai, quanti kg ho realmente messo su durante la gravidanza) è andato il mio parto, per gli addetti ai lavori è stato un travaglio e un parto favoloso, da ventenne.
Bene, finito tutto questo, a parte la meraviglia della nuova vita che si stringe fra le mani, inizia un’altra fase: perdite di sangue a non finire, capogiro, la pancia che si sperava sparisse, invece è tutta lì, solo più molliccia e flaccida, anche se tutti assicurano che bastano 40 giorni dopo il parto per ritornare a essere quella di prima della gravidanza.
Io non posso lamentarmi del peso, nei giorni subito dopo aver partorito ho perso quasi tutti i kg in più, me sono rimasti un paio e ora tutti mi assicurano che andranno via con l’allattamento… Vedremo, anche se, vi dirò, il peso diventa solo uno dei problemi a cui far fronte. La stanchezza associata alla cura della bambina è uno dei drammi maggiori.
La signore anziane che sono venute a farmi visita mi hanno raccontato che ai loro tempi la donna dopo aver partorito restava per 40 giorni a letto, c’era un entourage intorno a lei che si prendeva cura della bambina, della casa, della donna stessa, mentre la mamma cercava di recuperare le forze. Ora siamo nell’epoca della modernità e bisogna dimostrare al mondo di essere capaci di tornare subito a essere operative. Sembra esista una gara a chi fa prima, a chi dimagrisce prima, a chi per prima smette di sentire la fatica, l’affanno, le emozioni che ha provato durante un avvenimento così forte, straziante, doloroso per tornare a essere quella di prima.
40 giorni dopo il parto se vissuti così non bastano, non hanno senso.
Il mio invito alle donne, cosa che io non ho saputo fare, è prendersi tempo, anche oltre i 40, farsi aiutare, ma non dai parenti, chiamare un aiuto esterno e godersi la fatica, il dolore, tutte le emozioni che si sono provate perché solo con la consapevolezza si può davvero ritornare a essere quella di prima.
Io ho fatto le corse, non ho mai dormito, non mi sono mai riposata, mi sono buttata a capofitto nella mia bimba e nella mia quotidianità e devo dire che non mi sento una donna moderna, ma solo una donna stanca.
Le donne anziane hanno perfettamente ragione. La modernità non può mutare realtà eterne come quelle della gravidanza, del parto e delle settimane successive. Quindi non resta che imporsi. Si ci vuole carattere, ma abbiano tutti i diritti di vivere al meglio l’arrivo di una nuova vita. Per noi è per lei