Lo scorso venerdì sera sono andata a letto impossessata da Furio di Bianco, Rosso e Verdone scandendo il sabato mattina con attività e voglia di fare. A Barcellona la Cabalgada de los tres tombs
L’esercito delle attività è capeggiato da “colazione al bar con cornetto”: dopo una settimana di nuoto intenso me lo merito!
Sono seduta al bancone e, una volta addentato il cornetto, inizia un frastuono da fuori, non ci faccio subito caso fino a quando il frastuono mi spinge ad uscire (con il cornetto in mano).
Ed é lí che si é incarnata la staffetta della Barcellona trasgressiva che dava il cambio alla Barcellona della tradizione: di fronte a me una parata di cavalli elegantissimi, carri antichi in corsa e lanci di caramelle. Lì per lì “mi hanno colta in flagrante con il cornetto! Cercano me, adesso mi costringeranno a 10 serie da 20 di flessioni!”. E invece ho solo avuto la fortuna di assistere all’evento che, dal 1826, si tiene nel mio quartiere Sant Antoni noto come la “cabalgada de los tres tombs” in onore e commemorazione di Sant’Antonio Abbate, Santo protettore degli animali.
“Tres Trombs” significa “tre giri”, quelli che in origine venivano fatti intorno ad una singola area per dimostrare la maestria dei fantini di fronte alle autorità. Oggi per la Cabalgada de los tres tombs viene eseguito un solo giro scandito da un itinerario ben distinto: dalla Chiesa di Escola Pia con benedizione degli animali sino all’arrivo in Placa de Sant Jaume con il ricevimento da parte delle autorità comunali.
E lungo il percorso della Cabalgada de los tres tombs ci sono sempre lanci di caramelle raccolte con entusiasmo dai piccoli e dai grandi. Una ragazza mi spiegava che quella parata l’ha accompagnata per tutta la infanzia, che Barcellona non rinuncia a quella tradizione nemmeno in caso di pioggia (come quest’anno). Ed io, come di consueto, mi sono lasciata affascinare dallo stupore delle persone di fronte alla tradizione che ci lascia più ricordi dei social network.
Ecco alcune immagini della Cabalgada de los tres tombs:
