Essere fiere di essere donne fra gioie e dolori

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Attendere l’arrivo di una creatura piccola, indifesa, in tutto e per tutto dipendente dai genitori porta a farsi tante domande e a cercare tante risposte. Essere donne è davvero un privilegio?

Questo post è stato scritto in collaborazione con Lines Seta Ultra.

Già da prima del concepimento ci si immagina il proprio figlio, maschio o femmina, a seconda delle proprie preferenze, durante i primi mesi di attesa si aspetta con ansia il momento delle prime ecografie per scoprirne il sesso e iniziare a crearsi l’immagine mentale di quello che sarà.
Maschio o femmina, non c’è molta scelta, poi resterà la storia personale da scrivere e mille interrogativi e mille domande su cosa può essere migliore oggi. Nascere donna o uomo fa ancora la differenza?
Nati in un’epoca di grandi cambiamenti nella quale l’identità di genere non appartiene più al classico stereotipo anche nascere donna potrebbe essere una grande gioia. Eppure non è dappertutto così, ci sono luoghi nel mondo dove ancora oggi ci si dispera perché sta per nascere una figlia femmina, dove le donne sono usate, fin da bambine, come merce di scambio per contrarre matrimoni che sono più accordi commerciali che riti d’amore, dove la natura della stessa della donna viene svilita con profonde violenze, si pensi all’allontanamento dalla famiglia e dalla scuola durante il periodo mestruale.
Anche nel nostro occidente evoluto discutere di mestruazioni per molti è ancora un tabù, aprire la borsa e far intravedere un assorbente è ancora considerato un comportamento disdicevole. A seguito di queste riflessioni ci si chiede se davvero vale la pena nascere donna, pensando a tutte quelle vittime di violenza ogni giorno, a tutte quelle che lottano e combattono per avere una carriera uguale a quella degli uomini senza rinunciare per questo alla maternità. E’ la bellezza del grembo materno, dell’utero che ogni mese produce il miracolo della rigenerazione che invece porta qualsiasi donna a pensare “Speriamo che sia femmina”, per darle la possibilità, un giorno, di essere madre e di affermare la propria femminilità nel mondo, educando gli uomini a essere, sempre prima di tutto, suoi figli e imparando anche a mostrare l’assorbente con leggerezza e femminilità.

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Abbiamo degli alleati: Lines Seta Ultra, ad esempio, è sempre dalla mia parte, un marchio che ogni donna conosce e con cui ogni mese si rapporta nella propria intimità. Ma davvero è così difficile pensare di parlare di assorbenti? Lines Seta Ultra da fine maggio è migliorato sia nel design sia nella tecnologia. E’ tornato lo storico filtrante con fori a imbuto, che garantisce a ogni donna il massimo comfort e la sicurezza di essere protetta dalle fastidiose fuoriuscite. Per non parlare della forma anatomica e delle nuove ali a forma di farfalla, che si adattano perfettamente allo slip per avere il massimo comfort.

E, comunque, da neo mamma, sono felice di avere una figlia femmina!
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Buzzoole

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