Madre senza figli ovvero Madre. Punto.

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Scrivo questo post che sono ancora in gravidanza, precisamente a  40 settimane + 1, qui abbiamo ritmi lenti e non abbiamo ancora intenzione di nascere, ma possiamo parlare dell’essere Madre.

Ho scoperto di essere incinta a quasi 5 settimane, prestissimo dunque, forse per questo la gravidanza mi è sembrata lunghissima e ad oggi sono ancora qui ad aspettare l’arrivo di una nuova vita che entrerà nelle nostre sperando che le sconvolga e le rinnovi, come succede sempre quando una nuova forza creativa si impossessa di ognuno.

Ed è proprio sul concetto di forza creativa che in questi mesi mi sono concentrata, intesa come creazione di un altro diverso dal proprio essere.

Non sono mai stata una di quelle donne che ha pensato che la propria realizzazione passasse dal diventare madre e devo dire che in questi mesi di gravidanza si è confermata questa mia idea. Ho da sempre pensato e creduto che l’essere Madre non necessitasse per forza della gravidanza fisica, nella mia vita mi sono sentita Madre in diverse occasioni e diversi ambiti e ho conosciuto donne, senza figli, ma comunque Madri.

I mesi di gravidanza non mi hanno fatto cambiare idea, il fatto che io stia scrivendo questo oggi indica la mia volontà e il mio impegno a rivedere questa posizione in caso dovesse cambiare, ma anche a confermarla se questo non dovesse succedere con il parto e la vita con prole.

Aspettare un bambino e diventare genitore ritengo sia ben diverso dall’essere Madre, il bambino non è prima di tutto una creazione della donna, ridimensionatevi donne, da sole non potete fare nulla e il figlio non è vostro, ma il frutto dell’incontro di due vite e quella che nasce è una nuova vita che non appartiene solo alla donna ma è condivisa, è a metà. La forza creatrice che fa di due persone estranee,  legate solo dall’amore, una nuova vita è la realizzazione di un mistero che non appartiene a nessuno dei due esclusivamente.

Essere Madri per me è sempre stato pensato come generare con un atto di amore, di attesa, di ascolto, di osservazione il frutto di un mio sentire, l’ho vissuto nelle amicizie, l’ho vissuto nel mio lavoro, l’ho vissuto nelle mie passioni e ha riguardato il mio farmi sentire Madre, ovvero colei che dà la vita, a un qualcosa di diverso da se stessa.

Si, secondo me, si è Madri senza figli nel momento in cui ci si pone di fronte alla vita con la volontà di creare ciò che non esiste e che a volte si concretizza anche solo nel gesto di amore verso quell’alunno particolare o quell’amica che si sente sola perchè lontana dai sui affetti.

Poi essere genitore e genitrice deve essere un’altra cosa e io ancora non la conosco.

Ho trovato il coraggio di scrivere dopo aver letto il post di un’amica, Sandra Bacci che condivido in pieno e vi invito a leggere.

Foto credit Claudia Guido

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