L’estate 2016 non sarà ricordata solo per il mascara colorato di YSL, il ritorno del crochet e i pantaloni culotte, il vero vincitore è PokemoGo! Il gioco Nintendo ha scavalcato tutte le tendenze diventando il vero protagonista delle lunghe giornate estive.
Sono due le fazioni che stanno battagliando su PokemonGo: chi ci gioca e lo ama e chi lo odia e discrimina chi ci gioca. Giocatori e polemici, a voi la parola!
I giocatori sono i figli della generazione che è cresciuta con i Pokemon, il celebre videogioco poi divenuto cartone animato che, ora trentenni, si ritrovano a “godere” del gioco da bambini in una versione tecnologica del tutto innovativa. E poi i polemici, che si limitano a guardare con disappunto quanti, per le strade della città, con gli occhi incollati sullo smartphone, catturano gli odiosi animaletti.
Osservare dal di fuori le due categorie può essere un buon modo per sconfiggere l’afa estiva, mentre, viene spontaneo invitare sia i giocatori che i polemici ad andare oltre il proprio naso chiedendosi se “catturare Pokemon” sia soltanto un gioco.
– A livello tecnologico l’app PokemonGo appare come una conquista davvero innovativa, la realtà aumentata (il Pokemon sul cellulare si vede come se fosse realmente calato nella strade cittadine) è diventata a portata di tutti, non c’è più bisogno del cinema per vedersi calati in una realtà troppo spesso immaginata e ora davvero a portata di… Pokemon!
– A livello sociale questa app è riuscita a stravolgere molti luoghi comuni sui videogiochi. PokemonGo è riuscito a “tirare fuori di casa” tutti gli appassionati di gaming che prima passavano intere serate davanti la consolle. Il gioco di Nintendo si vive per strada, incontrando altri giocatori e scontrandosi con altri appassionati in tempo reale. Una svolta epocale nella storia dei videogiochi.
– A livello territoriale l’app usa le mappe di Google e, se le scaricate e le studiate un po’, scoprirete che i Pokestop (pit stop virtuali per giocatori di PokemonGo per ricaricarsi di sfere ed energia) sono posizionati spesso nei luoghi di interesse culturale, architettonico o religioso. I giocatori di tutto il mondo sono quindi “costretti” a fare i conti con tanti luoghi turistici che, forse, non sapevano di avere sotto casa.
Più si cammina più Pokemon si catturano. Più si viaggia e più si ha la possibilità di catturare Pokemon diversi. Un’opportunità turistica non da poco, vista sopratutto la portata mondiale del gioco che non dovrebbe essere sottovalutata, ad esempio, dai sindaci dei piccoli comuni del territorio italiano dovrebbero, infatti, prendere in considerazione un investimento su PokemonGo per aumentare i flussi turistici.
Ci sono state già diverse realtà come ristoranti, centri commerciali e locali che hanno organizzato dei raduni per giocatori di Pokemon o degli eventi ad hoc acquistando le esche e proponendosi per ospitare i Pokestop, incrementando senza dubbio la visibilità del brand.
Una delle aziende che ad appena una settimana dal rilascio dell’app in Italia ne ha saputo cogliere tutte le potenzialità è stata sicuramente Autogrill che ieri ha deciso di invitare i cacciatori di Pokemon nel suo Mercato del Duomo a Milano.
Agli hunters ha dedicato una caccia ad hoc che si è svolto intorno al poke stop di Piazza Duomo: dalle 15 alle 17, infatti, per l’occasione sono state rilasciate – offerte da Autogrill – alcune esche che hanno attirato alcuni tra i Pokemon più rari e tantissimi giocatori.
I cacciatori hanno avuto modo di visitare i corner de Il Mercato del Duomo e conoscere meglio la nuova flagship Autogrill sfruttando la wifi gratuita e i punti free charge messi a disposizione dall’azienda. Scaricando l’app My Autogrill, inoltre, in omaggio un caffè.
PokemonGo è un gioco che può piacere o no! Non è rivolto a tutti ma può essere sfruttato al massimo per far crescere le tanto amate realtà turistiche o attività commerciali che potrebbero diventare un buon territorio di caccia di Pokemon!
Ai polemici, come avrete capito, oltre al gioco c’è di più! Implicazioni di marketing, comunicazione e business che muovono l’economia e il turismo e che sono tutt’altro da sottovalutare.
A destra e in copertina la situazione al mio paesello Castel San Lorenzo, per andare a prende Pikachu dovrei fare 100km! 
