Allestimento in sala Bocconi |
Hanno completato la mostra, affiancando gli abiti in esposizione, diversi preziosi volumi dell’Archivio storico di Reda che raccolgono le collezioni del lanificio fin dal 1865, anno di fondazione. Questi volumi sono la migliore testimonianza della storica creatività dell’azienda, divenuta nel tempo un’autentica “arte del saper fare” ben rappresentata oggi dalla ricca selezione di nuovi tessuti: in lane pregiate, classici ma estremamente attuali, finissimi e innovativi, sono realizzati con tecnologia all’avanguardia e sapienza tessile di grande tradizione. E, come tali, diventano protagonisti del Made in Italy eccellente, guardato in tutto il mondo come il vertice dell’eleganza.
De Sica in tunnel 1959 |
Il lanificio Reda di Valle Mosso (Biella), proprietà della quarta generazione degli eredi Botto Poala (Ercole, Francesco, Fabrizio e Guglielmo), è specializzata infatti nella produzione di tessuti pregiati per abiti da uomo e si pone come la punta di diamante di una zona che per tradizione è a forte vocazione tessile. Dall’allevamento degli ovini nelle fattorie neozelandesi di proprietà, tutta la filiera tessile della lavorazione della pregiata lana merino è realizzata all’interno dell’azienda a massima garanzia di qualità.
La sartoria Mariano Rubinacci, fondata nel 1936 da Gennaro (con l’etichetta London House) e oggi alla terza generazione della famiglia con il giovane Luca, è capostipite e fiore all’occhiello dello stile sartoriale napoletano, noto a livello internazionale come l’alternativa, elegante e confortevole, al classico stile inglese. Dalla collezione personale di Mariano Rubinacci, che da anni si dedica alla raccolta di capi eseguiti dal proprio laboratorio o firmati da altri nomi storici della città, provengono gli abiti scelti da Style Magazine e Reda per questa mostra. E illustrati, con la storia della Sartoria, nel volume Rubinacci and the Story of Neapolitan Tailoring di Nick Foulkes, scrittore e giornalista inglese esperto di tendenze e lifestyle. Per informazioni www.reda.it.