A scegliere scarpe belle e costose siam brave tutte, ma con le scelte low cost come ce la caviamo invece specie se si parla di scarpe?
Le donne in merito a questo argomento si dividono in due categorie: quelle che “per le scarpe spendo tantissimo, devono essere buone e di qualità” e che poi si ritrovano piene di vesciche con le Louboutin, – sì ragazze, leggende di corridoio narrano che quelle décolleté facciano male esattamente come le altre, ma vista la mia umiltà (leggi povertà) io in merito non posso testimoniare – e quelle che, invece, preferiscono comprare più paia ma non superare una certa soglia, sono in pratica quelle che su Asos impostano un budget e non guardano tutto il resto per essere indotte in tentazione.
Mentre ti chiedi tu da che parti stai io ti indico quattro modelli di scarpe low cost che potresti comprare per la primavera estate al di sotto dei 30€.
- Sabot: definite da alcune e alcuni “orribili” e “antisesso”, sono la copia low cost del lussuoso Gommino di Tod’s, più elegante, più intramontabile, più caro ovviamente. Per la città, da mettere con i jeans sopra la caviglia o con le gonne lunghe. Perché nella foto ho inserita anche la ciabatta con il pelo che potete trovare da Pittarosso? Perchè se non l’avete acquistata lo scorso anno (vi è mancato il coraggio dite la verità?) siete ancora in tempo per farlo! Anche se sabot e ciabatte (sempre molto di moda anche per questa primavera) sono diversissimi, i primi aperti dietro e chiusi davanti, le seconda aperte dietro ma aperte anche avanti – questa primavera nella versione mezzo tacco vi conquisteranno per la loro comodità.
- Sneakers metalizzate: stanno bene con tutto anche se ci vuole stile! La sneakers va indossata con personalità, specie con gonne e vestiti. Quanto siete disposte a osare? – link a post su sneakers.
- Espadrillas: intramontabili per l’estate, guarda un po’ di moda sempre, anche quest’estate.
- Scarpe con mezzo tacco: alcune sostengono che con il mezzo tacco l’effetto sciura è assicurato! Sarà, ma io le adoro! Ti slanciano quel po’, quanto basta!
