Marisa Maffeo: chi è la cilentana finalista di Masterchef

marisa maffeo masterchef 9

Marisa Maffeo, finalista di Masterchef 9, originaria di Castel San Lorenzo, piccolo paese del Cilento, ha conquistato il pubblico di Masterchef per la sua abilità in cucina e umiltà.

Marisa Maffeo: “Sono arrivata qui per le mie capacità e non per questo bel faccino”, lo ha detto proprio nel corso della finalissima di Masterchef. Una dichiarazione in cui probabilmente si sono riviste tutte le donne a cui è stato fatto notare almeno una volta nella vita che erano in grado di raggiungere qualcosa solo per il loro aspetto. Chissà quante volte è stato fatto notare a Marisa Maffeo che del suo aspetto e della sua bellezza ne ha fatto una professione, posando come modella e foto modella. Ma chissà, anche e soprattutto, quando le sia pesato essere riconosciuta solo per quello, tanto che per tenacia, dedizione, passione e determinazione lo ha fatto notare – quando era già arrivata tra i tre finalisti –  in mondo visione dando uno schiaffo morale a tutti ed elevandosi a paladina di tutte noi per tutte le volte che avremmo voluto a nostra volta farlo notare in ufficio, tra gli amici, durante una riunione.

Io con Marisa condivido pochissime cose: sicuramente non la bravura in cucina! Io e Marisa siamo cresciute nello stesso paesino, Castel San Lorenzo, ed entrambe proprio da lì siamo scappate approdando io a Milano e lei a Parma. Marisa Maffeo a Parma è diventata poi infermiera e successivamente, dalla passione del fratello per la cucina (che io ricordo piccolo e biondissimo) è approdata a Masterchef proponendo una cucina pulita, ordinata, sofisticata. Tutto da sola e solo con le sue forze e una tenacia solo di chi, proveniente dal “nulla”, ha voglia di riscattarsi.

Marisa l’ho intervistata nel 2012 dopo che aveva posato per la rivista Donna Moderna, che le aveva dedicato la copertina del 15 dicembre 2011 di “donna vera” del mese.

Leggerete un estratto dell’intervista e vi renderete conto che di strada e cambiamenti Marisa da quel 2011 ne ha fatti tanti ma non ha mai perso di vista se stessa.

BS. Marisa, sei un’infermiera e una modella, hai legato due mondi all’apparenza inconciliabili; qual è stato il tuo percorso?
Marisa Maffeo: Il mondo della moda mi è sempre piaciuto. Da piccola amavo disegnare abiti: con brandelli di stoffa creavo vestiti per me o per le Barbie. Conservo ancora i sogni di quella bambina, la gioia di disegnare e di esprimere la mia creatività. Desideravo iscrivermi a un’accademia che mi permettesse di approfondire il mondo delle arti figurative, ma per motivi pratici non ci sono riuscita. La mia scelta è caduta quindi sulla facoltà di Scienze Infermieristiche, qualcosa di pratico che potesse garantirmi un’occupazione in breve tempo. Studiando ho poi scoperto la passione per l’ambito sanitario, ho scoperto che professionalmente quello infermieristico è il solo campo che mi si addiceva. Oggi sono fiera di essere un’infermiera! La mia passione per la moda non è mai svanita, non sono diventata una stilista, ma dalla prima sfilata che ho fatto per caso a 15 anni per un atelier del mio paese, spinta anche da amici e conoscenti, ho continuato a partecipare a concorsi locali e sfilate, così, anche molto casualmente e senza sforzi! Un hobby, che mi permette comunque di coltivare una passione.

BS. Cosa è mancato affinché tu diventassi una modella professionista?
M. Non ho le caratteristiche fisiche per esserlo. Sono bassa (1.75 cm, ndBS), quindi prima che diventare modella diventasse un desiderio troppo forte ho affrontato la realtà di questo mondo, che richiede canoni fisici troppo rigidi e il dover scendere a compromessi a tutti i costi, cosa che non sono disposta a fare!

BS. Ti è mai capitato di essere discriminata per la tua altezza? O qualcuno ti ha mai chiesto in cambio qualcosa per la vittoria a un concorso piuttosto che per una sfilata?
Marisa Maffeo: Sono fortunata perché non ho mai voluto investire seriamente in questo settore, perché l’ho presa come un gioco… quindi anche se è capitato non me la sono presa troppo! L’importante è essere sani e star bene con se stessi. Spesso si cercano modelle anoressiche, troppo magre, senza comprendere che la magrezza eccessiva è una malattia! Anche la mia professione e i miei studi, che in questo caso trovano un legame con il mondo della moda, mi insegnano che i disturbi alimentari sono patologie tremende. Io ho scelto di conservare il mio corpo sano senza raggiungere miti inaccessibili. Anche perché frequentando questo mondo ho scoperto che comunque spesso un corpo da passerella non basta, devi scendere a compromessi. Mi è capitato di arrivare seconda o terza alle finali regionali di Miss Italia (nel 2007 e nel 2011) perché non sono stata “carina” con gli organizzatori, ad esempio, oppure durante la partecipazione al programma Ciao Darwin, dove accompagnavo degli amici che fanno bodypainting (per i quali poso in costume da bagno), mi hanno chiesto di posare in topless… e ho rifiutato, perché non voglio strumentalizzare il mio corpo ma utilizzarlo per quello in cui credo a livello artistico, e per me il bodypainting in quella circostanza poteva essere comunque fatto in costume! Preferisco puntare su una carriera da fotomodella, dove non si è così rigidi sui canoni da avere e che mi permette comunque di interagire con artisti della fotografia, altra passione che coltivo a livello amatoriale, ma se diventare una modella significa scendere a compromessi… io non ci sto!

BS. L’immagine che dai di te è quella di ragazza dignitosa, grintosa e che crede in quello che fa… ma sei indubbiamente bellissima, e in perfetta sintonia con gli standard ricercati. Tanto è vero che la grande occasione è arrivata e Donna Moderna ti ha scelto come indossatrice.
Marisa Maffeo: Un’occasione inaspettata e arrivata del tutto per caso. Mi sono laureata da poco, ed essendo in cerca di lavoro, faccio lavoretti da hostess, modella, fotomodella. Il giorno della tappa salernitana del casting ‘Donne vere’ delle rivista stavo lavorando come hostess in uno degli store presenti all’evento; per gioco, in una delle pause, decido di partecipare. Dopo qualche ora mi comunicano che, non solo ero stata scelta per lo shooting interno, ma che, addirittura, sarei stata il volto della copertina! Ero felicissima!

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